Capitolo 2
UOMINI RANA
E' anche Olivier Clerque, con il raccontino de “La ranocchia che non sapeva di essere cotta", a metterci
sull'avviso che siamo sottoposti a un artificiale processo di deterioramento. Ce la racconta così:
“Immaginate una ranocchia in una pentola posta su un debole fuoco. L’acqua poco a poco diventa
tiepida e la ranocchia la trova piacevole. La temperatura adagio sale. Quando è calda più di quanto
possa apprezzare, la ranocchia si sente affaticata ma ancora non si spaventa. Anche quando l’acqua
diventa calda, pur trovandola sgradevole, la ranocchia non fa nulla e sopporta.
La ranocchia per la debolezza finisce per bollire e morire senza riuscire a fuggire. Fosse stata buttata
direttamente nell’acqua a 50°, sarebbe schizzata fuori. Ciò dimostra che quando un cambiamento
avviene in modo graduale e sufficientemente lento, sfugge alla coscienza e nella maggior parte dei casi
non suscita reazione, opposizione, rivolta.
La nostra società sta subendo una lenta deriva alla quale ci stiamo abituando. Ora siamo quasi
indifferenti a cose che solo 30/40 anni fa ci avrebbero fatto inorridire: sono state poco a poco
banalizzate e quasi non ci disturbano più. Nel nome del progresso, della scienza, del profitto, si
effettuano attacchi alla libertà individuale, alla dignità, all’integrità della natura, alla bellezza e gioia di
vivere, lentamente ma inesorabilmente, con la costante complicità delle vittime inconsapevoli o
incapaci di difendersi. Le nere previsioni per il nostro futuro, invece di suscitare reazioni e misure
preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente la gente, ad accettare le condizioni di vita
decadenti, anzi drammatiche. Il martellamento da parte dei media satura i cervelli che non sono più in
grado di distinguere le cose.
Dobbiamo scegliere tra coscienza o cottura! Stiamo passivamente accettando il degrado etico e
morale”.
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Metaforicamente dunque, il pentolone e l'acqua, sono tutte quelle cose che diamo per scontato
essere dalla nostra parte, ma che sono messe in atto per spolparci fino alle ossa in modo inavvertibile.
Se pertanto Clerque ci invita a scegliere, chi sguazza in quell'acqua difficilmente s'accorge della
trappola, che va colta da dettagli apparentemente insignificanti, esattamente come lo è il lento e
graduale aumentare della temperatura. Ironicamente, le dimensioni stratosferiche dell'inganno,
concorrono a rendere cieche le masse.
In questo gioco di prestigio, messo in atto per alimentare il fuocherello sotto al pentolone, un posto di
primo piano in questi ultimi anni, lo hanno conquistato i vari servizi e strumenti tecnologici.
Probabilmente li avete creduti un aiuto e una comodità, una naturale conseguenza di reali necessità e
del progresso. Ma tutto serve a controllare, degradare ambiente e mente umana, rubare la nostra
impronta psicologica, privarci di un'autonoma ragione, per mantenerci in uno stato di illusorio
benessere che produce malessere. Così i “Social Network”. Non sono nati per avvicinare e aggregare e
piuttosto, per disgregare attraverso uno spegnimento dei rapporti umani diretti. Face book, con
quell'amicizia (o "mi piace") che in alternativa non lo è, priva atrocemente delle sfumature. Omologa
in codici a barre, plasticizza i rapporti con una finta varietà. Con un dentro o fuori, distrugge ogni
individuale diversità. Imprigiona in un mondo virtuale che ha filtri e facciate d'ipocrisia.
Se i PC fossero nati subito con tutto quello che propongono (impongono), e quando avevamo un'altra
misura della libertà, li avremmo buttati dalla finestra! Aprendo You Tube e un qualsiasi video, come
molti siti che sopravvivono di pubblicità, non avremmo mai accettato d'essere aggrediti da quegli
sciami di tafani promozionali, che ronzano imperterriti prima di ciò che interessa. Adesso è normale …
lo è diventato. Il Sistema, gradatamente come spiegato da Clerque, è riuscito ad aggirare le nostre
resistenze psicologiche e a farci persino giustificare quelle sevizie che, si faccia attenzione, anziché alla
sopravvivenza commerciale, servono primariamente ad accrescere l'ALIENAZIONE … CHE È
L'ACCETTAZIONE DI NON AVER DIRITTO DI DISPORRE PIENAMENTE DI SE STESSI!!!
Ormai rispondiamo con azioni automatiche, robotizzate. Cosa facciamo quando ci appare la seguente
didascalia che adesso sovrasta i siti web? "Questo sito si serve dei cookie di Google per l'erogazione dei
servizi, la personalizzazione degli annunci e l'analisi del traffico. Le informazioni sul tuo utilizzo del sito
sono condivise con Google. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie". Nessuno più ci
fa caso ma quella NON È UNA SCELTA! Se procediamo, significa che accettiamo l'imposizione e non
reclamiamo il diritto di usufruire di un servizio LIBERAMENTE. Significa che acconsentiamo ad essere
SCHEDATI (vedi tra i links a fondo libro), accettiamo d'essere SCHIAVI … gente priva di dignità.
Altro frutto di un inganno pianificato? Se avete scaricato un programma dalla rete, vi sarete scontrati
con il pulsante di avvio del download, accorgendovi che non è mai quello che verrebbe da cliccare
istintivamente, ma uno più defilato. Se avete pigiato su quello "istintivo", vi sarete ritrovati con un
sacco di spazzatura nel PC. Dov'è finito il diritto a non essere ingannati? Inoltre, vi sarà apparsa una
scritta che chiede di acconsentire al trattamento dei vostri dati … Avete provato a cliccare sul NO? Non
parte il caricamento del programma. Ma cliccando su CONSENTI, avete accettato il senso unico e,
autorizzato la SCHIAVITÙ mascherata da libertà, solo perché a essa non vi hanno obbligati con
un'arma. Ma la libertà, signori, si vede dai dettagli.
E stipulando un contratto? Vi siete chiesti chi tutelano quelle note che appositamente vengono poste
in fondo e scritte in piccolo? Perché, se sono importanti, si trovano a margine e di dimensioni da FAR
PENSARE a qualcosa di insignificante?
Il problema, è che non ci si pongono domande, in particolare, perché ogni restrizione di libertà è
GIUSTIFICATA da LOGICHE apparentemente inappuntabili, rese gradatamente abituali e infine
accettate.
Ma accettarle, non corrisponde al fatto che siano giuste!!!
Dovremmo appunto chiederci: serve tutto per farci stare meglio? Forse allora, POTREMMO
ACCORGERCI DI UN MIRATO LAVORO SVOLTO A MONTE E AD ALTO LIVELLO, PER CREARE DISAGIO E
MALESSERE FINGENDO DI GARANTIRE UNA VITA MIGLIORE, FINGENDO DI OFFRIRE SERVIZI E LIBERTÀ,
O DI TUTELARCI.
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Quelle logiche ci fanno perdere d'occhio la temperatura dell'acqua.
Ovviamente sto facendo degli esempi ma forse quanto detto è poco per sensibilizzarvi sull'inganno in
atto, per farvi accorgere che nulla è dalla parte della popolazione. Allora, vi racconto cos'è successo a
Ginevra il 23 dicembre del 1924. Le aziende costruttrici di lampadine si costituirono in un consorzio e
stabilirono una vita di 1000 ore, quand'era di gran lunga maggiore. Quel patto prese il nome di
"Cartello Phoebus". ADESSO, TUTTA L'INDUSTRIA ADERISCE ALL'OBSOLESCENZA PROGRAMMATA e
l'intesa si è evoluta in SPARTIZIONE DEL MERCATO, tant'è che le grandi aziende FINGONO di scannarsi
ma sono in PERFETTO ACCORDO, pure quando falliscono. Dietro, anche se non lo vediamo e sembra
incredibile, c'è un Organismo di potere che le tiene tutte per le briglie. E' così definito da "accordi"
anche il "difettino" della nostra auto, o il problema del cellulare, del PC, del frigo … Addirittura, le
stampanti cessano di funzionare per l'intervento di un microchip, una volta raggiunta una quantità
definita di copie. Persino, frutto di questo disegno, sono i virus dei PC. È convinzione diffusa che siano
creati da alcuni paranoici pirati informatici, tanto per il gusto di sfracellare le palle alla gente. In realtà,
chi mai ha il vantaggio di crearli, tanto tempo da perdere, conosce le falle dei sistemi informatici e la
mappatura degli antivirus, ha la tecnologia e le risorse finanziarie per intaccare apparati sofisticati? Gli
unici ad avere interesse a compiere i sabotaggi, sono gli stessi che producono gli antivirus e i sistemi
operativi dei computers. Quindi Microsoft, Apple, Google, Avira, AVG, ecc., che ottengono
obsolescenza programmata (e pure disagio e alienazione), anche castrando i Sistemi Operativi.
Ovviamente, non tutta la fregatura è sostenuta dall'alta tecnologia, e dove non arrivano con quella,
agisce la MODA, che è un altro efficacissimo strumento di obsolescenza pianificata e, di schiavitù.
Jim Morrison diceva: "La gente crede di essere libera, ma è libera solo di crederlo". Proprio così.
Tuttavia l'inganno è così ben anestetizzato, che molti nemmeno riescono a credere agli avvertimenti
dei personaggi citati. La "magia" del Sistema, è avvolgere la gente in un vivido sonno ipnotico. L'ipnosi,
è sviluppata con l'ausilio di strategie psicologiche atte ad aggirare le resistenze. E non sono io a
inventarmelo ma persino ci viene detto, proprio da autorevoli personaggi di quel mondo che ha in
mano le nostre esistenze.
Il massone d'alto grado Edward Louis Bernays (sentirete spesso nominare quell'Ordine, perché è parte
intrinseca del GRANDE GIOCO della MENTE FALLACE E MENZOGNERA) fu uno di questi. Benché in
pochi ne abbiano sentito parlare, fu considerato uno dei padri della PERSUASIONE e, annoverato tra le
persone più influenti del secolo scorso. Da giovane studiò le ricerche dello zio Sigmund Freud che gli
permisero di mettere a punto TECNICHE DI MANIPOLAZIONE DEL PENSIERO UMANO. Bernays
considerava il pubblico incapace di ragionare razionalmente e che la psicologia delle masse si
focalizzasse sull'emozione. Sosteneva che la democrazia era troppo buona per la gente e per questo
andava dicendo: "Le si deve dire cosa pensare, perché da sola non è in grado di farlo, è come un gregge
che ha bisogno di essere guidato". Fu sempre fedele al suo assioma fondamentale: "CONTROLLA LE
MASSE SENZA CHE ESSE LO SAPPIANO". Sosteneva che fosse necessario "MANIPOLARLE
NELL'INTERESSE DI UNA VERITÀ SUPERIORE" (tradotto: per il potere che "sta dietro ai troni e ai Re"),
TOCCANDO LE PAURE INTERIORI. Chiamò questo approccio "Ingegneria del consenso". Ed ecco, per la
gioia di quanti credono di elaborare ragionamenti in LIBERTÀ, cosa scrisse nel suo libro Propaganda del
1928: "QUELLI CHE MANIPOLANO IL MECCANISMO NASCOSTO DELLA SOCIETÀ COSTITUISCONO UN
GOVERNO INVISIBILE CHE È IL VERO POTERE CHE CONTROLLA. NOI SIAMO GOVERNATI, LE NOSTRE
MENTI VENGONO PLASMATE, I NOSTRI GUSTI VENGONO FORMATI, LE NOSTRE IDEE SONO QUASI
TOTALMENTE INFLUENZATE DA UOMINI DI CUI NON ABBIAMO MAI NEMMENO SENTITO PARLARE …
IN QUASI TUTTE LE AZIONI DELLA NOSTRA VITA, SIA IN AMBITO POLITICO O NEGLI AFFARI O NELLA
NOSTRA CONDOTTA SOCIALE O NEL NOSTRO PENSIERO MORALE, SIAMO DOMINATI DA UN
RELATIVAMENTE PICCOLO NUMERO DI PERSONE CHE COMPRENDONO I PROCESSI MENTALI E I
MODELLI DI COMPORTAMENTO DELLE MASSE. SONO LORO CHE TIRANO I FILI CHE CONTROLLANO LA
MENTE DELLE PERSONE".
Incoraggiante prospettiva, vero? Ma leggetevi pure quanto ci fece sapere Zbigniew Brzezinski
(MASSONE, nonché ILLUMINATO, nonché SATANISTA, nonché acceso sostenitore del NUOVO ORDINE
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MONDIALE [NWO], nonché membro BILDERBERG. Titoli, di cui sono ricoperti coloro che in qualche
modo guidano le nostre vite e per questo costituiranno una costante nel prosieguo del discorso),
considerato da Obama (parole sue) uno dei suoi pensatori più importanti: “Nella società tecnotronica
prevale una tendenza che aggrega il sostegno dei singoli allo scoordinamento dei cittadini, che sono
facilmente raggiungibili da personalità magnetiche ed accattivanti, capaci di sfruttare le ultime
tecniche di comunicazione per MANIPOLARE LE EMOZIONI E CONTROLLARE LA RAGIONE”.
Dopo queste voci, la frase del film The Matrix: “Ci sono campi, campi sterminati dove gli uomini non
nascono, vengono coltivati”, forse, apparirà con tutto il peso di un'apocalittica verità che benché
spiattellataci in faccia, non vogliamo cogliere … È l'effetto dell'IPNOSI!
Ciò detto, pensate che il Congegno di informazione e cultura non sia controllato da quella gente? Ci
invitano pure a leggere. Infatti, questo dice una pubblicità TV: "Vai oltre, più leggi, più sai leggere la
realtà". E nella convinzione che l'informazione sia un diritto, ci troviamo doppiamente presi per i
fondelli, perché ci acculturiamo su libri scritti da galoppini del Dominio, o che hanno passato la censura
di QUEL GOVERNO INVISIBILE, e paghiamo giornali e canoni televisivi, per avere in cambio il controllo
sulle nostre menti e infine, ragionare come serve al Sistema.
"Niente è più feroce della banalissima televisione" disse Pier Paolo Pasolini, mentre Malcom X: “SE
NON STATE ATTENTI, I MEDIA VI FARANNO ODIARE LE PERSONE OPPRESSE E AMARE QUELLE CHE
OPPRIMONO”. La TV appunto, è inavvertibilmente velenosa quanto l'ossido di carbonio. A dimostrarlo,
il cartone animato "Dragon Ball" che incita all'acquisizione di valori fasulli, alla sottomissione di una
falsa autorità, e glorifica pure violenza e aggressività intollerabili. Si tratta di modelli che data la
giovane età del pubblico, si fissano indelebilmente nelle menti fertili come guida esistenziale,
premeditatamente, allo scopo di creare mostri.
Peraltro, non cogliamo che la reiterazione ossessiva e in continuo incremento di un contesto di grande
durezza diffuso dalla TV, non sia casuale e nemmeno serva per fare cassetta: ha ben altri motivi. La
nostra mente inconscia, ha il "difetto" di non distinguere fatti realmente accaduti da realtà fittizie, che
attraverso le emozioni si sono fatte breccia. Inconsapevolmente, quella parte di mente recupera la
trama scenica - ciò che ha osservato con empatia da uno schermo - non appena si presenta nella realtà
qualcosa che la ricorda e la fa temere. Esiste uno stretta correlazione tra questa particolarità del
nostro cervello e il fatto che i Media, tra le migliaia di notizie disponibili, privilegino quelle che più
mettono preoccupazione, ansia, disagio. Uno degli scopi di fondo è sgretolare i mattoni della sicurezza,
della tranquillità, della pacifica e serena convivenza. Tramite i canali diffusori dell'informazione e dello
spettacolo, ottengono di "MANIPOLARE LE EMOZIONI E CONTROLLARE LA RAGIONE".
Ci sono persino agenzie specializzate nello studio del comportamento umano, che detengono brevetti
(link) sulla manipolazione mentale. Come mai nessuno urla incazzato di fronte all'esistenza di questi
tiri mancini alla libertà e dignità unana? E come mai non è in atto nessuna sommossa popolare, di
fronte all’infame ondata di oppressione e abuso di ogni tipo che stiamo subendo? Giust'appunto,
perché la campagna di disattivazione della nostra risposta attuata del Potere, sta dando i frutti voluti.
E così belli e grassi che spesso mi sento rispondere che quanto vado dicendo sono solo fissazioni.
ATTENZIONE però a crederle tali! Il Sistema sta lavorando bene e a fondo allo scopo di generare
predeterminate logiche nell'opinione pubblica e reazioni GUIDATE ma, non solo con dinamiche
linguistiche per la manipolazione psicologica. Per ottenere il massimo risultato, si supporta pure con
attrezzature di altissima tecnologia, con le quali può indurre alterazioni degli stati mentali, e i cui
effetti hanno la caratteristica di non essere immediatamente avvertibili. In questo ambito va segnalato
un uso massivo di messaggi subliminali abbinati all'effetto flickering della TV; suoni psicoattivi
isocronici emessi dal digitale terrestre per ottenere nel subconscio dell'ascoltatore, l'aggancio dai
messaggi suggestionanti; uso di congegni tipo HAARP - vedi link e Capitolo 13-SIAMO TUTTI KAMIKAZE
/ Capitolo 14-IL FICCANASO - o simili, per la manipolazione dell'umore.
Ci ricordò Mark Twain: "Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo
vero e invece vero non è".
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Tutto ciò, credete che non si ripercuota sulla vita di ogni giorno? Per la frequenza vibrazionale che si è
diffusa, per strada non si può soffermarsi a parlare con un bambino, perché si è presi per pedofili o
rapitori d'infanti. ALLA GENTE È FATTO VEDERE IL MALE DAPPERTUTTO, PER ACCRESCERE LO STATO DI
FOLLIA, E IMPEDIRE (tra l'altro), DI VEDERLO DOV'È REALMENTE. Quella frequenza vibrazionale, serve
pure per istigarci, per metterci contro. E infatti, impariamo il karate al fine di difenderci dai
malintenzionati nascosti tra la gente. Vuol dire che il nostro quoziente intellettivo si è parificato a
quello delle galline, e non realizziamo che quanto ci fa paura è il conflitto ultimo; il brufolino di un
male profondo; lo sfogo cutaneo prodotto da un MORBO che sta al riparo nell'OLIMPO, "dietro il
trono, più grande del Re stesso", e che tenendoci con i nervi a fior di pelle, può continuare indisturbato
a soggiogarci.
Ma torniamo ai "nostri dilettevoli e pure culturali media". Che siano il mezzo di diffusione di una
manipolazione premeditata e studiata a tavolino, lo si dovrebbe notare anche dagli spots, come quelli
che invitano le donne a denunciare maltrattamenti e violenze. Innanzitutto, è così che si mantiene una
società nella giustizia e nell'armonia? Le donne si chiedano cosa cambia adesso nella loro vita: è più
serena? Non credo proprio. Si faccia attenzione a queste manipolazioni. CI SI ALLARMI DI QUESTI
ALLARMI! Sono demolitori e bell'apposta! Mirano a non risolvere la questione alla radice ma a far
reagire in funzione di angosce e paure. Perché, LA PAURA È LA PIÙ POTENTE ARMA DI CONTROLLO
DELLE MENTI! "La paura è la piccola morte che uccide la mente", recita un detto Sufi. E' un impulso
così efficacemente distruttivo, da farci rinunciare ai sentimenti e impedirci di vivere da umani! In
questo modo poi, è demonizzato il maschio che a livello subliminale diventa un mostro senza
distinzione. Non si scordi però, che se stanno male le donne, nemmeno gli uomini possono stare bene
(e viceversa), ed è questo il fine del Sistema. E' inoltre il caso di osservare che la debolezza non fa
alcuna discriminazione di sesso, altrimenti non ci sarebbero migliaia di uomini che dormono sui
marciapiedi coprendosi con dei cartoni. Questo fatto tra l'altro, ancora dimostra che è il Dominio
stesso, attraverso le istituzioni, a maltrattare i deboli, e più si è fragili, meno (o fintamente) si è
tutelati.
In verità il potere, simula la tutela delle fasce più fragili e di essere occupato a migliorare le cose ma
sottilmente, si trafela per creare divisione, per aizzarci gli uni contro gli altri, per indebolirci
ulteriormente attraverso una sterile guerra di nervi combattuta tra deboli, che infine vedrà vincitori
solo quelli che hanno in mano i bottoni.
Per conseguire i suoi piani, il POTERE utilizza ogni mezzo disponibile e per noi nocivo; non manca
quindi di instillare ipocrisia. Non avvertite quanto il nostro mondo ne sia pregno? A cosa serve? A far
meglio attecchire la negatività e pure per DIRCI a cosa siamo sottoposti, senza doverlo dichiarare
esplicitamente … Serve a far intendere a chi intende, come si deve "vivere".
È ancora la TV in prima linea in questo lavoro: espone lo sport in tutte le salse, perché in esso si
nasconde l' "importante invito" a celebrare chi è più spietato con gli avversari e sa tirar fuori la
"cattiveria", chi è diventato bravo ad amplificare il proprio EGO, chi si "bomba" con più astuzia … Un
bel meccanismo questo, atto a bruciare le vite degli atletici in un pugno di anni, o a rammentarci che la
vita di un pilota (di un UOMO!) non vale gli interessi dello sponsor. Davvero "fantastico" lo sport, che
vive in virtù di legioni di tifosi inneggianti a mercenari; ambito da schiere di ragazzini che sognano di
calcare le orme di voltagabbana per professione. Uno "straordinario" esempio di vita, sotto tutti gli
aspetti; ligio a regole ferree ma "stranamente" riviste e ammorbidite di fronte a interessi e quattrini.
Utile dunque, per rendere la correttezza una pagliacciata. Lo vediamo, pure quando a un giocatore è
ordinata la sostituzione della maglietta macchiata da qualche goccia di sangue, mentre all'ora di
pranzo e cena, morbosamente, gli obiettivi dei TG ci regalano ampie vedute delle pozze di sangue
lasciate dai morti sull'asfalto, o su raccapriccianti scene di guerra. Per non parlare degli spots che
invitano all'altisonante RESPECT, inquadrando famosi giocatori che attraverso la loro aria torva,
lasciano intendere d'essere governati da brutali istinti primordiali.
C'è una regia dietro tutto questo e una sola. Ma sembra tanto difficile accorgersene …
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E' pure l'operato di EQUITALIA, a rendere palese che sono le stesse autorità - quelle che sbandierano
PROGRESSO, DEMOCRAZIA e GIUSTIZIA - a non avere rispetto per la gente, a dimostrare che è il Potere
attraverso le istituzioni a infierire su fasce già in sofferenza. Quell'ENTE serve a succhiare le ultime
gocce di dignità, di quegli esseri deboli e indifesi che loro chiamano (con quell'orrenda parola a
sostituzione del vocabolo SCHIAVI) CONTRIBUENTI. Solo quelli toccati da "certe attenzioni" fanno caso
a questi "INSIGNIFICANTI" DETTAGLI? E gli altri?
Spostando l'attenzione sulla strada, uno studio Volkswagen afferma che un incidente su due è
provocato dalla disattenzione, e se tamponiamo una macchina, ci dicono che "in auto non dobbiamo
distrarci". Eppure, tutto è creato per favorire confusione e disattenzione. Dai cruscotti straripanti di
pulsantini (sempre più da aeroplano), e di lucine e avvertimenti, ai navigatori touch screen, agli
apparati multimediali, alle radio, alla segnaletica (troppa per essere chiaramente avvertibile e
riconoscibile con un colpo d'occhio), agli abbacinanti cartelli luminosi, ai limiti di velocità spesso
assurdi, al complesso del traffico. I percorsi somigliano sempre più a labirintici budelli, e a videogiochi.
Tutto è per la nostra "sicurezza", ma CASUALMENTE, è minuziosamente evitato quanto potrebbe
veramente garantirla, e si trova sotto le voci SEMPLICITÀ e CHIAREZZA.
Sembrano essere necessari anche gli straripanti e ossessivi dossi rallenta-traffico dei centri abitati, ma
è davvero così? Sono invece il frutto di un mirato e deliberato disegno avverso: hanno effetto sulle
utilitarie (deteriorano sospensioni e fulminano lampadine), mentre ai SUV, fanno un baffo. Dovendo
acquistare un'auto e pensando a percorsi tra buche e salti, chi appena può, compra il pachiderma dalle
ruote grandi.
La sottile ipocrisia è ben celata dietro le motivazioni che sbandierano le amministrazioni. Si fingono
rispettose delle risorse in diminuzione, eppure in continuo e in modo SUBLIMINALE incentivano i
consumi, gli sperperi e i lussi. Anche limitando la durata degli oggetti con quell'obsolescenza
programmata, che sono i divieti di circolazione a veicoli Euro "meno" o, appunto, con un continuo
rallentare e riaccelerare causato dai dossi, quando tutti sanno che è in quel modo che inquinamento e
consumi lievitano paurosamente … È tutto frutto di un astuto inganno …
Il puzzo dell'ipocrisia invade il nostro mondo …
Emanano quell'olezzo, anche i tickets dei centri storici: sono forse i soldi dei pass a "filtrare" l'aria
inquinata? E cosa esalano i cartelli che annunciano gli Autovelox? È come se agli automobilisti
dicessero: "dopo vai pure forte, sfogati e consuma …".
Ebbene, si faccia ATTENZIONE a quei dilaganti ma diversamente interpretabili segnali, perché ci stanno
dicendo che siamo nell'epicentro di un MOSTRUOSO RAGGIRO ORDITO AI NOSTRI DANNI. E nelle mani
di un Sistema talmente organizzato da farci fare ciò che è avverso alla salvaguardia della nostra salute
fisica, morale e mentale, rendendoci persuasi che l'inganno sia una fantasia. Non ci accorgiamo di
quanto sia facile per il "meccanismo", eludere la cognizione umana! Non ci accorgiamo che, È
FACENDOCI CREDERE DI PENSARE CON LA PROPRIA TESTA CHE CI FA REAGIRE COME UN BRANCO DI
GALLINE AL MOMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEL BECCHIME. Loro hanno in mano tutti i pulsanti del
nostro controllo. Pigiando ora qui ora là sui tasti che sapientemente accendono ipocrisia, o insicurezza,
paura, sospetto, gelosia, rabbia, odio, ma anche ingordigia, arrivismo, sesso, desideri di potere e soldi,
invidia, menefreghismo, e pure agendo su quelli che ci appaiono i simboli della libertà, del progresso e
della giustizia, e stimolando le nostre migliori doti (giacché ad affetti e sentimenti rispondiamo con
generosa efficacia), riescono a farci fare ogni assurdità. Con tutto l'apparato di cui dispongono, CI
STANNO DESTINANDO ALLA BOLLITURA … ADAGIO, PROGRESSIVAMENTE. È così che nonostante la
pelle quasi staccata dalla carne, ogni giorno schiere di umani si caricano per adattarsi a questo
“idilliaco mondo civilizzato”, quindi, al PENTOLONE! Usano ogni energia e si dannano l’anima per fare
quel “buon viso a cattivo gioco” che porta alla distruzione delle qualità umane. Una volta parte
dell’INGANNO e fatta l’abitudine al suo assurdo equilibrio, lottano per rimanerci il più a lungo possibile
e addirittura per sostenerlo, perché alla fine, preda della "sindrome di Stoccolma", lo amano.
Ancora una dimostrazione di quanto ci abbiano assoggettati, si desume dalla comune idea che norme
limitanti, siano necessarie e tutto debba essere regolamentato in modo ferreo. L'uomo moderno, ha
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persino accettato la cultura della non libertà, al punto che ormai, vive in una galera dove tutto ciò che
non è proibito è obbligatorio per “motivi di GIUSTIZIA, REGOLARITÀ, CORRETTEZZA, SICUREZZA
COLLETTIVA”. Lo schiavo moderno si è messo in catene da solo … non soltanto senza porre resistenze
ma pretendendo d'essere incatenato! Per questo non batte ciglio di fronte a un firmamento di
telecamere, e nemmeno sospetta che dietro si nasconda un disegno orwelliano di oppressione.
No? Ma avete provato a denunciare un furto che è stato ripreso dalle telecamere? Cosa vi dicono i
Carabinieri? "Non possiamo fare niente …". E allora? A cosa servono quegli "occhi"? Non sono per i
ladri ma … PER VOI!!! Per accogliervi nel nuovo CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA a cielo aperto del
NUOVO ORDINE MONDIALE! Eppure in genere mi sento rispondere: "Io non ho niente da nascondere".
Significa allora che gli state dando il CONSENSO! Significa che la vostra libertà ha il prezzo di uno stato
di controllo! Ci vogliamo accorgere che risposte così sono figlie di una palese accettazione alla
prigionia, figlie di una sconvolgente stoltezza e di un raccapricciante disprezzo per la propria dignità?
ATTENZIONE A OGNI CESSIONE DI LIBERTÀ che, nemmeno è accettare il collare perché tanto non sono
legato alla catena. Se vi tengono nel pentolone non hanno bisogno di mettervi il collare!
A tal proposito Georges Ivanovič Gurdjieff disse: “L’uomo moderno vive nel sonno; nato nel sonno, egli
muore nel sonno”. Descrive così il principale stato di coscienza della gente comune e aggiunge: "Poter
scegliere quale canale guardare in Tv, così come il poter scegliere dove andare in vacanza, sono quelle
“chance” che ci hanno trattenuto nell’illusione di possedere libero arbitrio, senza che ci rendessimo
conto della prigione nella quale eravamo rinchiusi. Trascorriamo una vita intera a produrre e
consumare, come tutti, e questo lo chiamiamo libero arbitrio?" Il guaio aggiunto è che a questa
schiavitù mascherata ci siamo già assuefatti e la libertà non sappiamo più com’è fatta e che sensazioni
può dare. E la verità ci fa talmente paura, che preferiamo nasconderci dietro all'illusione di vivere in un
mondo ideale. Ma attenzione, proprio la storia è li a dimostrarci con infiniti episodi, che l'essere
umano - quello che non vuole usare la propria testa - di continuo viene estratto bollito dall'acqua
fumante.
Se gli esempi fatti finora vi sono sembrati "leggerini", allora ve ne propongo uno più "pesantino",
pescato da una recente passato: ben sei milioni di deportati ebrei rinchiusi nei campi di
concentramento, hanno accettato la morte senza ribellarsi! E pure, un'intera popolazioni tedesca, ha
vissuto convinta fosse giusto così … Il motivo? ANCHE AL DELIRIO CI SI ABITUA E CI SI CONFORMA! Ciò
significa che l'essere umano, come le rane, una volta debilitato nel fisico ma soprattutto nella mente,
non riesce a scappare dal pentolone … "Loro" vincono, perché sono abilissimi nel farci assimilare
l'idiozia, adagio, attraverso ragionamenti distorti ma coerenti con le altre assurdità del nostro mondo.
Abilissimi, nel tenere bassa la fiamma, nel dosare frustate e carote, "panem et circenses".
Fanno parte di QUEL LAVORO, slogan apparentemente innocui, come la scritta messa in onda qualche
tempo fa da un canale televisivo Knowledge: "Si fa la guerra per avere la pace". Al contrario, Mahatma
Gandhi diceva: "Non esiste alcun percorso verso la pace. E' la pace stessa, il percorso", eppure quello
spot, pur essendo un bell'esempio di demenzialità, in molti l'avranno preso per verità. C'è da stupirsi?
Abbiamo pure accettato il fatto che le guerre "scoppino" … Ma da quando in qua le guerre scoppiano?
LE GUERRE SONO PREPARATE, ADAGIO, per condurci gradatamente davanti all'inevitabile, eludendo la
nostra ribellione! L'orrore dell'ultimo conflitto credete che non si ripeterà? Quando la storia stessa
dimostra che il nostro pianeta è una fucina di congiure, sanguinose rivolte e guerre? Quando eserciti e
armi, contrariamente a ciò che raccontano, non servono a evitarle ma a combatterle? E quando la
REGIA ci sta già predisponendo, sopprimendo la serenità, spazi vitali e, la libertà? E istupidendoci, e
rendendoci sospettosi, per farci cadere nell'isolamento, nell'alienazione, nel disgusto e nella rabbia,
per incattivirci e aizzarci gli uni contro gli altri e indebolirci? Propinandoci l'abbondanza dell'inutile, per
privarci di quel che per noi umani è indispensabile, e quindi degli affetti, dei gesti fatti con il cuore, di
semplicità, di amore, serenità, pace, per uccidere la possibilità di condividere armoniosamente la vita
con il prossimo?
Quando saremo cotti a puntino, politici e governanti, quindi i malfattori al servizio di quello che "sta
dietro a troni e Re", sosterranno l'uso delle forze armate per "dare una giusta lezione ai CATTIVI".
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Come si fa a credere che quei "camerieri" non sappiano come va a finire una guerra? Anche un
cerebroleso capisce che sarà una carneficina con zero vantaggi, anche per una nazione potente!
Acclamiamo i meschini che scambiano le vite umane per un MALE MINORE, o provano così tanto
amore per il proprio popolo da mandarlo a scannarsi? Lo capiamo che chi decide una guerra è
innanzitutto una BESTIA, ma che è manovrato da un GOVERNAMENTO ancor più BESTIALE che
nemmeno pensiamo esistere? A cosa servono sensi e cervello, se non per capire la realtà? Per
accorgersi del grande inganno in atto? Per capire che nulla è casuale ed è tutto conseguenza di un
programma? Che l'attuale "comune ragione" è la metastasi di una cecità artificialmente generata da
abilissimi maghi?
“Quella che oggi chiamate libertà, è la più forte di queste catene, benché i suoi anelli vi abbaglino,
scintillando al sole”. Kahlil Gibran.