E’ guerra tra bande di Neri e Nordafricani sull’isola di Lampedusa per la spartizione dei territori, traffico di droga e non solo. A complicarla, la mancanza di tamponi e materiale igienico sanitario con il numero crescente delle persone infette.
E’ IL CAOS GENERALE GRAZIE ALLA GESTIONE DEL GOVERNO CONTE.
LO STATO NON ESISTE: Arrivano e si dissolvono (con virus e senza virus) in ogni città italiana per occuparla e gestirla, in altre con il consenso delle organizzazioni malavitose già esistenti sul territorio, ma sarà “vita dura” anche per loro (i clan ) …. Tra non molto perderanno il controllo e saranno “comandati” dagli stessi.
Lampedusa è un lazzareto: altri 38 nuovi clandestini nordafricani positivi al Covid 19. L'hotspot può contenere 98 persone, ad oggi i clandestini sono 1800: un attentato alla salute pubblica. Unici responsabili di questo disastro sono gli indegni del governo Conte.
Non solo sbarchi senza fine, che hanno ormai portato il numero degli ‘ospiti’ di Lampedusa a sfiorare i duemila tra hotspot e il centro gestito dal dipendente di Bergoglio, anche infetti e guerriglia.
Una vera e propria guerriglia a colpi di pietre, fra nordafricani e somali. Le due fazioni si sono scontrate per questioni di territorio: all’interno della struttura di primissima accoglienza i diversi gruppi provano a ritagliarsi degli spazi dove non accettano intrusioni da parte di migranti di altre nazionalità. Pare inoltre che i somali non gradissero avvicinamenti, da parte dei nordafricani, alle loro donne.
La situazione è ormai fuori controllo, con nessuno che può garantire il numero esatto di positivi. Probabilmente nell’ordine delle centinaia.
TROPPI IMMIGRATI A LAMPEDUSA È CAOS CONTAGIO, POLIZIOTTI: “NON CI SONO ABBASTANZA TAMPONI” è il grido di disperazione che abbiamo letto su tutti i giornali, Un invito al governo ad intervenire ma, ad oggi, continua il silenzio e l'indifferenza totale.
Il segretario generale di Es Polizia Vincenzo Chianese: “A Lampedusa i migranti da stanotte sono arrivati a 1.400 (oltre 1.500 ndr..), con una quarantina in fuga”,
Ma “nessuno pensa alla sicurezza di poliziotti, carabinieri e finanzieri che non solo sono impegnati allo spasimo nella gestione di un problema che non è, e non deve assolutamente essere un problema di polizia ma, in piena emergenza, da tre giorni lo fanno senza alcuna efficace tutela dal contagio da Covid-19, neanche sotto forma di controllo successivo e neppure se ne fanno richiesta”.
“Il tampone rino faringeo per accertare un eventuale effettivo contagio dovrebbe essere obbligatorio per gli appartenenti alle Forze dell’ordine”, spiega il segretario,”almeno quando terminano l’impiego presso i centri e rientrano presso uffici e raparti di provenienza, nonchè presso le rispettive famiglie, per tutelare non solo i diretti interessati, ma anche i loro colleghi e“Fino a tre giorni fa molti colleghi coscienziosi chiedevano ed ottenevano di essere volontariamente sottoposti a questo fondamentale accertamento”, racconta Chianese. “Ma il continuo aggravarsi della situazione ed il colpevole disinteresse di chi avrebbe dovuto provvedere in merito ha fatto sì che i Servitori dello Stato siano stati ancora una volta dimenticati dallo Stato e si siano visti negare i tamponi del Poliambulatorio di Lampedusa per mancanza di kit disponibili”.
Una lacuna grave, che il segretario non imputa al Poliambulatorio ma a chi si sarebbe dovuto occupare di gestire il problema ai piani più alti. “La responsabilità non va certo addebitata ad una struttura che fornisce i kit ai migranti, alla comunità locale e ai turisti”, dichiara ancora il segretario a “Italpress”, “svolgendo nei confronti degli appartenenti a Polizia, Carabinieri e Finanza impegnati in un servizio di ordine pubblico un ruolo di mera supplenza rispetto a ciò che le autorità politiche avrebbero dovuto prevedere ma che non hanno mai previsto nè tantomeno gestito, in un inaccettabile caos gravido di rischi ormai incalcolabili”.
“Ci auguriamo che il Ministro Lamorgese faccia adottare subito ai Prefetti e a tutte le autorità interessate protocolli sanitari chiari e tassativi, per poter vigilare efficacemente sull’incolumità di tutti gli appartenenti alla Forze dell’ordine chiamati ad intervenire in situazioni di particolare esposizione al rischio di contagio, quali sono senza ombra di dubbio tutti i servizi connessi alla gestione del fenomeno migratorio, ma anche di tutti gli altri e dei familiari”. Eppure assurdamente non è così e non è mai stato così”.
Tutta gente che gira libera perché, come denunciato dai poliziotti, l’ordine è “di non fermarli”.
Comments