La Rai nel 2015 con la rubrica "LEONARDO", aveva denunciato: "PERCHE' RISCHIARE LA RICERCA DI UN NUOVO VIRUS?
Il Wuhan Institute of Virology (WIV), il laboratorio situato nella città cinese in cui è esploso il primo epicentro noto di Covid-19, è sempre sotto i riflettori. La verità un giorno verrà fuori. Sono ancora troppi oggi gli interessi in gioco. Accuse e smentite si rincorrono continuamente. Ogniqualvolta spuntano nuove notizie o indiscrezioni sul laboratorio, questa volta la notizia rriva dal Regno Unito. Pare che a partire dal 2015 l’Unione europea abbia finanziato il WIV con ricche sovvenzioni, dal valore stimato di oltre 100mila sterline. Il conto sale addirittura fino a 700mila euro, una cifra che nel 2004 (17 anni fa) era considerevole.
Altra notizie, pare che nel gennaio 2020, quando cioè il Sars-CoV-2 aveva già iniziato a diffondersi in giro per il mondo, la Commissione europea avrebbe finanziato con 88.433,75 euro il medesimo laboratorio di Wuhan in virtù del progetto Eva Global. Un progetto, questo, che riunisce oltre 40 laboratori associati alle principali organizzazioni non governative, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), e che punta a trasformare la suddetta rete in un vero e proprio pilastro nella prevenzione e nel controllo delle epidemie di virus emergenti o riemergenti a livello globale.
Prima della fine dell’amministrazione guidata da Donald Trump, a metà gennaio, lo stesso Dipartimento aveva diffuso un report intitolato Fact Sheet: Activity at the Wuhan Institute of Virology, evidenziano che: “Per più di un anno il Partito Comunista cinese (PCC) ha sistematicamente impedito un’indagine trasparente e approfondita sull’origine della pandemia di Covid-19, scegliendo invece di dedicare enormi risorse all’inganno e alla disinformazione”.
In effetti nel documento, si sosteneva che l’intelligence americana avesse in mano prove schiaccianti. Quali? Ad esempio, prove capaci di dimostrare che i lavoratori della struttura di Wuhan si fossero ammalati di sintomi simili a Covid-19 nell’autunno 2019 (cioè ben prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria). Non solo: il governo americano affermava che gli scienziati del WIV stessero sperimentando un coronavirus proveniente dai pipistrelli molto simile all’agente patogeno che causa il Covid, e che lavorassero ad altri progetti segreti. Il report del Dipartimento Usa al momento, non ha di fatto, portato a galla prove di alcun tipo.
Morale della favola:
1. Indagini e accuse sul coinvolgimento delle sovvenzioni europee e non proseguono.
2. La ricerca sulle responsabilità e personaggi coinvolti in questa “guerra batteriologica” prosegue.
3. Il diffondersi nel mondo del virus con le sue varianti continua.
… fino a questo momento, non ci sono colpevoli e ...responsabilità.
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