Due episodi VERGOGNOSI in questi giorni a Lampedusa: 1) Un peschereccio Tunisino assalta un peschereccio Italiano e la Guardia Costiera non interviene. 2) I cittadini di Lampedusa sono stati DENUNCIATI per aver bloccato lo sbarco di altri migranti.
Un peschereccio Tunisino, ha assaltato un peschereccio italiano tenendo sequestrata l'imbarcazione e l'equipaggio per circa 2 ore, dopo aver lanciato un'ancora da 500Kg.
Il capitano del peschereccio italiano: "Ho invano richiesto l'aiuto della Guardia Costiera che non è mai venuta, forse era impegnata a scaricare clandestini"
A Lampedusa gli abitanti intanto bloccano il porto. Alcuni abitanti dell’isola, nella notte, come riporta Repubblica, hanno bloccato tendendo una corda l’unica strada d’accesso al molo commerciale. Fra i manifestanti anche l’ex senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano. Al molo sono andati la Digos, i poliziotti dell’Immigrazione e i carabinieri. “Abbiamo bloccato tutto, non entra nessuno e non esce nessuno", è stato detto durante la protesta. "Siamo stanchi, adesso basta”. La protesta è avvenuta mentre era in corso lo sbarco dei 44 migranti soccorsi in mare aperto dalla Guardia costiera. “Chiediamo due aerei per trasferire, immediatamente, questi migranti che sono sull’isola perché siamo in pericolo” ha detto Maraventano.
“Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che ‘tutto va bene'”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Pretendo rispetto per la Sicilia – aggiunge il Governatore – , non può essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c’è troppa improvvisazione e superficialità”.
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