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Immagine del redattoreAgostino Conte - Scrittore

MAGISTRATO GIORGIANNI: IL VIRUS È STATO USATO COME SCUSA PER ATTUARE UNA STRATEGIA DEL TERRORE E ...

"FARE IN MODO CHE LA POPOLAZIONE ACCETTASSE COSE CHE ALTRIMENTI NON AVREBBE MAI ACCETTATO" . Parole durissime pronunciate dal Magistrato ieri nella biblioteca del Senato, dove si è tenuto l’evento: "Covid-19 in Italia tra informazione, scienza e diritti” organizzato da Vittori Sgarbi. Sono intervenuti: Angelo Giorgianni (Magistrato), Giulio Tarro (Virologo), Alberto Zangrillo Primario dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva e Rianimazione Generale, IRCCS Ospedale San Raffaele - Mi), Sabino Cassese (Giurista e accademico italiano e Giudice emerito della Corte costituzionale) e Andrea Bocelli (Tenore)


Un Giorgianni fuori di sé e imbestialito: «Più grave dell’emergenza sanitaria, è l’emergenza democratica che il nostro Paese sta vivendo dall’inizio della pandemia. Da magistrato vi parlerò di omicidi, di sequestri di persona, di violenze private, nella consapevolezza di usare le parole come macigni».

Ribadendo che: «In Italia c’è stato un colpo di Stato e le libertà fondamentali sono state limitate e calpestate».



Non ha risparmiato accuse sui dati, che ancora oggi vengono forniti mescolando positivi malati e asintomatici.

«In Italia una scientocrazia si è sostituita al potere politico imponendo le sue verità. E gli errori fatti in Italia sono stati ripetuti negli altri Paesi. Chi c’è dietro tutto questo?»

Ha poi sottolineato le responsabilità dell’OMS, ormai finanziata più da privati come Bill Gates e case farmaceutiche che dagli Stati.

«Viene il legittimo sospetto che gli sponsor influenzino i vertici dell’Organizzazione. Come dice monsignor Viganò, c’è un progetto di governo mondiale».

Poi conclude dicendo: «Tutto nell’attesa messianica di un vaccino che non serve a niente, perché il virus cambia troppo velocemente».



Anche Giulio Tarro ha voluto evidenziare gli errori medici che si sono susseguiti fin da inizio emergenza. Per il virologo: "era necessario usare fin da subito gli antivirali e ancora oggi gli errori continuano a susseguirsi snobbando la terapia del plasma e preferendo «metodiche costose e pericolose».


Alberto Zangrillo invece, interviene chiedendo innanzitutto scusa per i toni utilizzati nei Suoi vari interventi da Marzo ad oggi ma , rincara comunque la dose affermando che:

"Questo far emergere che ci possa essere divergenza di vedute fra addetti ai lavori, che in questa vicenda sono prevalentemente medici, ma anche tanti biologi, statistici, qualche veterinario e qualche epidemiologo, no fa bene. L’importante è che tutti coloro che parlano posseggano l’argomento. E possedere l’argomento significa comportarsi con ottimismo e buonsenso, evitando estremismi in un senso o nell’altro". Alberto Zangrillo, invita a mantenere alta la guardia, ma senza scadere nella psicosi da virus.

Il medico è tornato anche sulla famosa frase che lo ha visto attaccato da ogni parte, ovvero ‘il virus è clinicamente è inesistente’: "Ci tengo a chiarire un’ultima volta: probabilmente ho sbagliato nei toni, chiedo scusa. Ma nessuno è riuscito a contraddirmi e fortunatamente, con i colleghi del San Raffaele, continuiamo ad assistere a questo tipo di situazione, a questo tipo di evidenza. Dobbiamo convivere con il virus", ha ribadito. Conclude dicendo: "Voglio che sia chiaro a tutti che esiste un’enorme differenza fra contagio e malattia. Tutti i contagi che stiamo contando ogni giorni in Italia, fortunatamente non sono in grado di produrre una malattia con clinica tale da portare la persona in ospedale o, peggio, in terapia intensiva. Speriamo che la situazione si confermi tale".

L'intervento del Giurista Cassese non si è fatto attendere: "Dal governo basta forzature si torni alla normalità" ma non abbassiamo le difese. Fermiamoci e adoperiamo gli strumenti ordinari, senza dimenticare i pericoli.


Protrarre lo stato di emergenza costituisce una forzatura, sia illegittima, sia inopportuna. Illegittima perché dichiarare lo stato di emergenza quando un’emergenza non c’è, vuol dire adottare un atto amministrativo carente del suo presupposto. Inopportuna perché produce tensioni invece di invitare alla normalità, con gravi conseguenze per l’economia. Inoltre, è anche sproporzionata, perché per acquistare i banchi monoposto e le mascherine per le scuole vi sono procedure urgenti, previste dalle norme esistenti. Infine, qualora veramente si presentasse una situazione di emergenza, che richiede interventi rapidi, in non più di un’ora si potrebbe riunire il Consiglio dei ministri, a cui spetta la dichiarazione dello stato di emergenza.

L’ultimo, ma non meno importante, motivo per ritornare alla normalità è quello dettato dall’esperienza dei sei mesi di vita in emergenza. La concitazione e le incertezze del governo hanno fatto prendere strade sbagliate. Hanno fatto dimenticare che la profilassi internazionale spetta esclusivamente allo Stato, provocando quindi una sovrapposizione di competenze tra Stato e autonomie. Hanno fatto limitare persino la libertà di culto, quando non era necessario. Hanno fatto emanare un decreto legge tanto incostituzionale che il governo stesso ha dovuto successivamente abrogarlo. Hanno alimentato un delirio regolatorio fatto di molte decine di decreti legge, di dpcm, di circolari, di ordinanze, alimentati dalla preoccupazione sanitaria, che hanno creato però sconcerto e disorientamento. Come unanimemente osservato, la società ha risposto compostamente e in maniera ordinata, evitando così guai peggiori.


L’intervento del Tenore Andrea Bocelli invece, ha sollevato un polverone sui social per le sue affermazioni: : "Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto".


Bocelli ha anche criticato la velocità con cui sono state chiuse le scuole e sul tema si è espresso così: "Mi preme rivolgere un appello per dire che bisogna riaprire le scuole e riprendere i libri in mano. Non posso pensare che i nostri ragazzi, io ho una figlia di 8 anni, debbano trovarsi in classe con la mascherina". E ha poi concluso dicendo: "Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?".

In un lungo post, pubblicato sia in italiano che in inglese, e in un video su Facebook, Andrea Bocelli si è scusato per le sue affermazione “fraintese”, precisando:. "Da sempre mi sono speso per combattere la sofferenza e l'ho fatto anche recentemente con l'avvento di questa sciagurata pandemia, come molti sanno. Perciò se il mio intervento al Senato ha generato sofferenza, di questo io chiedo sinceramente scusa, perché proprio non era nelle mie intenzioni. Così come nelle mie intenzioni non era di offendere chi dal Covid è stato colpito",

Nel video ha ricordato come lui stesso sia stato colpito dal virus: "La mia famiglia non è stata risparmiata dal virus: siamo stati tutti quanti contagiati e tutti abbiamo temuto il peggio; perché nessuno puo' conoscere l'andamento di una malattia come questa, che è ancora oggi sconosciuta".

Poi ha tenuto a precisare che "Lo scopo del mio intervento al Senato era quello di sperare in un prossimo futuro in cui i bambini soprattutto, possano ritrovare la normalità, possano sperare di vivere 'da bambini', giocando tra loro, abbracciandosi, come devono fare i bambini per poter crescere sani e sereni. Questo solo era il senso del mio intervento ed a tutti quelli che a causa del modo in cui mi sono espresso, sicuramente non il più felice, e dalle mie parole hanno trovato ragioni per sentirsi offesi o hanno sofferto per quello che ho detto, a loro chiedo sinceramente scusa, perché le mie intenzioni erano tutt'altre, erano esattamente il contrario.

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