Abbiamo creato una società nella totale apatia e indifferenza nei confronti del prossimo e la viviamo consapevolmente a tal punto che la nostra stessa indifferenza non riesce a mutarla. Gli esseri umani sono diventati oggetti, sono diventati merce di scambio. La spoliazione totale dell’essere umano immerso nel vuoto delle cose, perde ogni contatto con la realtà e finisce per percepire il mondo attorno a se’ come un qualcosa di estraneo.
I social e gli amici virtuali, dal buongiorno alla buonanotte, alla ricerca di like e seguaci che ci tengono sempre più lontani dal vero rapporto … quello umano, dai sentimenti e valori veri. Tutto è stato creato per dividerci di “fatto” e renderci più schiavi e “drogati” dalla virtualità del mondo Hi Tech. Anche quando ci rendiamo conto che il “sistema” intorno a noi brucia di marcio e di cadaveri putrefatti, di vaccini e morti cremati, il Virus dell’indifferenza, si rigenera e muta; ci tiene lontani dall’ascoltare e vedere chi ci tende la mano per riportarci alla ragione e ci propone il Tik Tok il nuovo fenomeno social che ha conquistato i giovani e non solo. E’ bastato poco infatti perché il virus dell’indifferenza ci facesse distogliere dall’attenzione, obbligandoci a rimanere in casa per ascoltare una comunicazione corrotta e manipolata, dandoci poi la “distrazione” del momento e direi della nuova “dipendenza da social” della Generazione Z, i cosiddetti Millenials per l’appunto il Tik Tok. Da quando sono nate le restrizioni di Facebook, ci siamo spostati da un social network all’altro, alla perenne ricerca di “una casa” che potesse raccogliere i nostri sfoghi, angosce e curiosità. Una casa che possiamo portare nel palmo di una mano, nel taschino, in auto, in tram e pullman, in spiaggia e in bagno ... sempre constantemente con noi.
Questi non sono solo gli sfoghi di una generazione svogliata che tutto ha e di tutto dispone, ma di tutti noi. Alla nuova generazione purtroppo manca la “conquista”, un valore che appartiene solo al passato. Oggi abbiamo la possibilità di scegliere e di pretenderlo di qualità e gratis. Bisognerebbe ritornare indietro negli anni, alle strette di mano ed essere e sentirci vivi (umani) e non virtuali. Avere la tecnologia ed il progresso al nostro servizio e non essere NOI SCHIAVI del progresso e della tecnologia. Viviamo una realtà che ci ha resi privi di sentimenti, ma come ogni sviluppo sociale orientato contro natura, verrà il momento in cui tutto gli si ritorce contro, nessuno passerà indenne al vuoto interiore di un qualcosa che ha come obbiettivo finale …. l’indifferenza.
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