Il welfare per i voti ed i capitali per le aziende: così puntano ad arricchirsi col Covid”
La relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia (DIA) inviata al Parlamento rilancia l'allarme per la fase post-lockdown. Il doppio rischio c'è ed è evidente: Da una parte le organizzazioni criminali si faranno carico di fornire un "welfare alternativo" e dall'altra allargheranno il loro ruolo di "player affidabili ed efficaci" a livello globale, mettendo le mani anche su aziende di medie e grandi dimensioni. Sotto attacco anche la pubblica amministrazione: dal 1991 non ci sono mai stati così tanti enti locali (51) sciolti per mafia. Il pericolo per gli appalti è una corsa all'oro.
Precisa infatti il capo della Polizia Franco Gabrielli: "Sono le mafie che potrebbero cannibalizzare i settori in crisi per il Covid. <Cosa nostra, ‘Ndrangheta e Camorra> vogliono mettere le mani sull’intero sistema del Paese, indebolito dalla pandemia", nel suo intervento in videoconferenza con i vari Paesi aderenti al progetto I-Can (Interpol cooperation against ‘Ndrangheta), ribadendo che la mafia calabra “punta alla possibilità di entrare nelle società che gestiscono la produzione” di farmaci e vaccini.
“Oggi si parla da un lato del famoso doping finanziario, ossia dell’immissione di capitali che vanno a innervare e rigenerare i settori in crisi. E poi c’è il welfare: in moltissime aree e strati della popolazione italiana le mafie possono rappresentare un welfare alternativo che indebolirebbe il Paese e la democrazia“, spiega il capo della Polizia Gabrielli.
“Le mafie potrebbero insinuarsi anche nell’economia legale. Basti pensare a tutte le aziende che non necessariamente ripartiranno, ed a quelle strutture ricettive che a seguito del lockdown avranno maggiori difficoltà“.
La pandemia sta offrendo insperate opportunità alla criminalità organizzata. Il Covid per la ‘ndrangheta potrebbe diventare una straordinaria occasione per acquisire nuove aree di mercato. Dobbiamo agire per evitare questa minaccia”, è il monito di Gabrielli. Riguardo ai settori di infiltrazione della ‘ndrangheta nella fase post-Covid, “oggi c’è tutto il tema del sanitario. Pensate solo all’attenzione che c’è per la ricerca di nuovi vaccini, di strutture per l’accoglienza dei pazienti o gli stessi dpi. Oltre ai vaccini, c’è tutta la partita sui farmaci per curare le malattie, alcuni valgono più dell’oro“.
Lo conferma il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri parlando di come si stanno riorganizzando le mafie. E' evidente il rischio di "speculazioni finanziarie su turismo e giochi" che sono il gate d’ingresso dei clan nell’economia legale. La droga? Ora si fa viaggiare nascosta nei contenitori sanitari”.
Ma non è il solo Gabrielli e Gualtieri ad aver individuato il business che si cela dietro l'emergenza Covid.
Siamo certi che con il Coronavirus, non sono solo i progetti grandi della mafia nati per sfruttare l’emergenza, ma anche dei piccoli speculatori, imbroglioni, e gente senza scrupoli
E' LA GUERRA DEI POVERI, Di chi approfitta degli aiuti umanitari e del “Sostegno a famiglie in difficoltà. La caccia ad aziende PICCOLE in crisi e manovre per truffarle pure sugli aiuti pubblici. Ritardi dello Stato? Ne approfittano i clan e strozzini”
Nel rapporto dell’Anac si legge anche che: “Nella pubblica amministrazione mazzette da 50 euro e Funzionari sotto inchiesta. Gli effetti del Covid e dopo Covid sono devastanti”
IL VERO VIRUS E' QUESTO! LO VEDIAMO, LO CONOSCIAMO, MA NON RIUSCIAMO A FERMARLO. IL VACCINO ? IL PESCE "PUZZA DALLA TESTA"
La Mafia non è solo quella che tutti conosciamo attraverso attività o azioni illlecite riportate nella cronaca dalle testate giornalistiche. Esiste "la Mafia bianca"; una realtà internazionale gestita "dai colletti bianchi", da gente senza scrupoli con grossi poteri economici, che occupa "poltrone" e posizioni di rilievo. Sono quelli che "decidono" il bene e il male di ogni nazione e popolo. Un potere oscuro lontano da ogni principio di democrazia e moralità che manipola la comunicazione e non solo.... creando disordini, confusione e divisioni delle masse. La Mafia che conosciamo, è solo una "noce nel sacco", dove il popolo combatte la propria battaglia per la sopravvivenza .... Questa, è la battaglia dei poveri.