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Immagine del redattoreAgostino Conte - Scrittore

I CAMPI CONTAINER PREVISTI IN CINA DESTINATI PER ISOLARE GLI INFETTATI.

ECCO I CAMPI CONTAINER CINESI NON DESTINATI ALLE CURE PREVISTE PER IL COVID MA SOLO PER ISOLARE GLI INFETTATI PER 3 SETTIMANE. I Campi Container per isolare le persone "infette", pare esistono già in Cina da almeno un anno (in Cina hanno anche i Campi di rieducazione, quindi una certa esperienza in materia).


Il Governo italiano adora il modello Cinese altrimenti non avrebbe mai sposato la teoria del lockdown duro importata dalla città di Wuhan. Quando un governo prende a modello regimi di dubbia eticità, i risultati sono sconvolgenti. Infatti in Cina vengono utilizzati per rinchiudere per 3 settimane le persone venute a contatto con i positivi al Covid. Come potete notare i loculi sono comodi e rispettano le norme igieniche di sicurezza e di dignità umana... benvenuti nel rispetto della dignità umana!


Veniamo ai nostri campi container ordinati (bando sulla Gazzetta Ufficiale) per allestirne 1 in ogni regione. Campi container, che in un precedente articolo, ho trattato. C'è da dire che, volendo fare un passo indietro nel "primo periodo" della pandemia, il 31 marzo 2020, in un articolo sul "positivenew", veniva proposto una soluzione dell'architetto Carlo Ratti per convertire i container di spedizione in unità di terapia intensiva per pazienti con Covid-19. Un'emergenza nata a seguito dell'indisponibilità di letti e ricoveri ospedalieri. Infatti un prototipo del progetto dell'architetto Ratti fu allestito a Milano.


Nell'articolo si precisava che "i piani verranno pubblicati online su base open source e i team multidisciplinari sperano che vengano adottati in tutto il mondo."

Ecco un video dimostrativo:

"Veloce da costruire come una tenda d'ospedale, ma sicuro come un reparto di isolamento: il design è su misura per affrontare le sfide che devono affrontare i servizi sanitari di tutto il mondo in questo momento. Poiché il virus Covid-19 è stato dichiarato una pandemia, l'architetto italiano Carlo Ratti, con sede negli Stati Uniti, si è subito reso conto che i paesi avrebbero bisogno di espandere con urgenza la loro capacità di terapia intensiva. Ha riunito una task force internazionale di designer, ingegneri, professionisti medici ed esperti militari per progettare Cura (Connected Units for Respiratory Ailments): un'unità di terapia intensiva all'interno di un container da 20 piedi."

Il design ripropone i container di spedizione per creare pod di biocontenimento plug-in che possono essere rapidamente implementati nelle città di tutto il mondo. Il primo prototipo di Cura, il cui nome è anche “cure” in latino, è attualmente in costruzione presso un ospedale di Milano, uno degli epicentri della pandemia.

I singoli pod sono collegati da una struttura gonfiabile per creare molteplici configurazioni modulari, che vanno da quattro letti a più di 40, che possono essere schierati in poche ore. I pod possono essere posizionati vicino agli ospedali, ad esempio nei parcheggi, per espandere la capacità di terapia intensiva o per creare ospedali da campo autonomi.

Nelle ultime settimane gli ospedali dei paesi più colpiti dal nuovo coronavirus, dalla Cina e dall'Italia alla Spagna e agli Stati Uniti, hanno faticato ad aumentare la propria capacità di terapia intensiva per accogliere un numero crescente di pazienti con gravi malattie respiratorie. La risposta all'emergenza in Cina e in Italia finora è stata quella di allestire ospedali di emergenza improvvisati come le tende, o costruire nuovi reparti prefabbricati con biocontenimento.

"Mentre la seconda opzione richiede molto tempo e risorse, la prima espone i professionisti medici a un rischio maggiore di contaminazione e aggiunge sforzo operativo, soprattutto a lungo termine", ha spiegato Ratti.

Il primo prototipo di Cura è attualmente in costruzione presso un ospedale di Milano, uno degli epicentri della pandemia (marzo 2020)

Ora ci si chiede se sono stati ordinati per prevenire una possibile "ondata", la 4a prevista tra Giugno e Settembre. Farà parte di una progetto "prevenzione" della Protezione Civile. Se così fosse è un'ottima idea, resta il perché il popolo non venga informato.

Il tempo darà le sue risposte.

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1 commento


Ermanno ricci
Ermanno ricci
30 mag 2021

COME SI FA A CREDERE CHE LO FACCIANO PER TUTELARE LA NOSTRA SICUREZZA , SOTTO CI SONO FINI E SCOPI MOLTO DIVERSI SIA POLICI E GEOPOLITICI,SE VOLEVONO VERAMENTE AIUTARE LE PERSONE NON DOVEVO VIETARE LE CURE DOMICIALI, CON SEMPLICI FARMACI ANTI INFIAMMATORI, CHE AVREBBERO EVITATO L'EMERGENZA NEI PRONTO SOCCORSO NEGLI OSPEDALI E NELLA CASE DI CURA,PRESTO DEDICHERO' UN POST NEL FORUM PER CHIARIRE E SPIEGARE IL VERO INTENTO DI QUESTE MANOVRE E DEL PERCHE' DEI CONTAINER.

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