All’Italia spetta di fare il “primo passo”, perché il timore americano è quello di ritrovarsi l’Italia vicino all’invasione Comunista: LA CINA
L’Italia, è stata già invasa dal commercio cinese. Infatti, non si contano più i “punti vendita” in ogni angolo di strada ed il pericolo maggiore, proprio in virtù della crisi e declino che sta vivendo l’Italia, possa cedere alle lusinghiere offerte economiche “chiavi in mano” da parte della Cina.
Il suo potere economico lo sta dimostrando anche nel calcio acquistando club prestigiosi come Inter e Milan. La sua corsa non si fermerebbe con le fabbriche e attività che stanno “chiudendo o fallendo” (in primis “ristoranti, bar, pizzeria, alberghi, B&B) sino ad investire in altri settori come la “Moda” ed il made in Italy in generale.
La stessa “VIA DELLA SETA” concessa alla Cina attraverso la vendita delle “banchine” al porto di Trieste, è di fatto, una prova evidente dell’imminente pericolo. Questo è INACCETTABILE ED INCONCEPIBILE per l’America che ha le basi Nato, la piattaforma strategica più importante sul Mediterraneo, vedersi dietro l’invasione comunista, e con il 5g (monopolio cinese in assoluto), controllata e spiata nelle comunicazioni.
Si ritroverebbe un’Italia, (alleata complice senza volerlo)
Non dimentichiamo che l’Italia negli anni ’90 era la quarta potenza mondiale per crescita economica ed era un “muro ben fortificato” contro la crescita del “pensiero comunista”, senza dimenticare che dal 1957 (trattato di Roma) l’Italia godeva della sovranità monetaria. Ma un anno dopo, nel 1991 L’unione Sovietica cade con un colpo di Stato e la Russia passò all'indipendenza delle repubbliche sovietiche e alla restaurazione dell'indipendenza nelle repubbliche baltiche, dando così nascita ai cosiddetti Stati post-sovietici.
Per comprendere i “giochi politici”, dobbiamo necessariamente fare un passo indietro nel tempo e comprendere cosa prevedeva il trattato di Roma.
Il Trattato di Roma fu firmato il 25 marzo del 1957 nella Sala degli Orazi e Curiazi di Palazzo dei Conservatori, a Roma, che attualmente ospita i Musei capitolini: erano presenti i rappresentanti dei governi di Francia, Repubblica Federale di Germania (la Germania Ovest), Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Fu un momento molto importante, da molti considerato il primo passo alla nascita dell’Unione Europea, che si realizzò nel 1992 con il Trattato di Maastricht.
Come si arrivò ai Trattati di Roma I governi di Francia, Germania Ovest, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, istituirono la CECA, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio. L’idea che stava alla base della CECA si era sviluppata da un celebre discorso dell’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman, che l’anno precedente aveva parlato della necessità di mettere insieme le risorse industriali e minerarie di Francia e Germania, una delle ragioni che avevano portato i due paesi a farsi la guerra. Se si fosse sottratto il controllo esclusivo di queste risorse dai due governi, pensava Schuman, sarebbe stato possibile evitare altre guerre in Europa.
Da quel discorso nacque il cosiddetto “APPROCCIO FUNZIONALISTA”, un processo di integrazione europea che significava in sostanza spingere i paesi europei a mettere in comune alcuni settori delle loro economie nazionali, facendoli poi gestire da un’autorità imparziale e terza, l’Europa per l’appunto.
I Trattati di Roma, cosa sono e cosa prevedono I Trattati di Roma sono due, e istituiscono rispettivamente la Comunità economica europea (Cee) e la Comunità europea dell’energia atomica (EURATOM). Il più importante è il primo. Questo nuovo organismo avrebbe avuto un ruolo prevalentemente economico, e serviva a promuovere una crescita stabile e duratura dei paesi che vi avevano aderito attraverso la formazione del mercato comune e l’armonizzazione delle leggi economiche statali. Il provvedimento più importante previsto nel trattato fu l’eliminazione dei dazi doganali fra gli stati membri, cosa che consentì la creazione del cosiddetto “MERCATO UNICO” e fu la base per la successiva unità politica. Il trattato, considerato ancora oggi una delle “colonne” della legislazione europea, fu poi modificato una prima volta dopo il Trattato di Maastricht del 1992, e una seconda con il Trattato di Lisbona del 2007.
Il secondo trattato, quello che istituì l’Euratom, aveva invece come scopo quello di coordinare i programmi di ricerca degli stati membri relativi all’energia nucleare e assicurare che venisse usata per scopi pacifici.
Quindi tornando alla situazione italiana, dopo la caduta dell’unione sovietica nel 1991, il pericolo dell’espandersi del comunismo in Italia era stato scongiurato per cui l’Italia non serviva più forte e sovrana, soprattutto se guidata da politici che avevano dimostrato di non voler subire forzature esterne. Bisognava quindi cambiare completamente la classe politica ed avere una classe politica più “OBBEDIENTE” …. ed è proprio quello che è successo e ci ritroviamo ancora oggi. Per questo motivo l’America teme che ci possa essere nuovamente il “PERICOLO COMUNISTA”: La CINA, e l’Italia rischia di diventare una succursale cinese.
Per evitare che succeda tutto questo, è necessario che l’Italia ritorni ad essere libera e sovrana. Se Trump dovesse vincere le elezioni, inizierà uno scontro forte e determinato tra l’amministrazione americana e l’Unione Europea a dominio assoluto della Germania che ha già fatto intendere di “dare spazio alla Cina”, una “coesione” che gli USA ritengono inaccettabile.
Per questo motivo, una corrente politica (partito) che ha come obiettivo primario l’USCITA DALL’EUROPA potrebbe avere il supporto e la copertura totale (economica e non solo) dell'America a livello internazionale. L’Italia dovrà considerare la presenza dell’invasione cinese sul territorio, solo come fattore “marginale”, e sviluppare le proprie risorse e il “made in Italy” per la ripresa e conseguente sviluppo economico.
L’Italia gode da sempre di una situazione STRATEGICA tra le potenze mondiali. Per questo motivo c’è il tentativo di distruggere l’economia e la sovranità del nostro paese. Mai come ora, c’è bisogna di UNA SVOLTA. NON E’ POSSIBILE SERVIRE DUE PADRONI.
STIAMO VIVENDO UN MOMENTO STORICO NEL NOSTRO PAESE… A NOI LA SCELTA.
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