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Immagine del redattoreAgostino Conte - Scrittore

CANDIDATI NON ITALIANI ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI. CI AVVIAMO ALLA COLONIZZAZIONE?

NON TUTTI SONO D'ACCORDO .... PERCHE? Era prevedibile, ed è solo l'inizio. Dietro una migrazione controllata e gestita bene negli anni addietro, molti di loro si sono affermati nel nostro paese ricoprendo attività professionali di altissimo livello. Oggi, con un fenomeno inarrestabile, forse anche voluta, potrebbe portare alla colonizzazione del nostro Paese. 



Non è un problema di discrininazione razziale e molti sono dell'opinione che bisognerebbe mantenere sullo scenario politico (di chi deve governare un Comune, Regione o Paese) quella veste di italianetà che ne identifica tradizione e cultura storica. Il precedente farebbe sicuramente perdere la nostra identità. Non ci sarà quindi da meravigliarsi se tra qualche decennio alle prossime ELEZIONI POLITICHE ci ritroveremo con Ministri e forse anche un Presidente della Republica non di origine italiana.


Le leggi e la Costituzione sappiamo benissimo possono essere modificate.

L'UOMO LE FA E L'UOMO LE DISTRUGGE.


Nulla quindi contro gli extracomunitari che si sono ben inseriti da anni nel nostro paese, con un lavoro, una casa, una famiglia e figli regolarmente inscritti a scuola e sicuramente anche con cittadinanza italiana. Così come  tutti i candidati stranieri oggi inseriti in vari Partiti politici , sono tutte persone straordinarie e di indiscussa moralità. Non è quindi un problema di partito ma di "identità, tradizione e cultura che bisognerebbe tutelare e difendere.

NON E' UN PROBLEMA DI COLORE perché ci sono tantitssimi italiani di etnia diversa


PROBLEMA SICUREZZA

Discorso bene diverso per gli "invasori", ed il flusso incontrollato che stiamo vivendo in questo momento nel nostro paese che potrebbero nel tempo approfittare di questa "ampia visione" e possibilità di costituire UNA LISTA CIVICA o un PARTITO ed essere in grado e in numero sufficiente per governare in futuro.


Tutelare non solo "gli italiani di origine", ma anche i tanti stranieri che si sono ben inseriti nel nostro paese e che continuano a dare il loro contributo alla nostra economia.

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